Lo Specchio
Bari, 2015
“Immagina di vivere in un mondo dove non ci sono specchi. Il tuo viso lo sogneresti e lo immagineresti come un riflesso esterno di quello che hai dentro di te. E poi, a quarant’anni, qualcuno per la prima volta in vita tua ti presenta uno specchio. Immagina lo sgomento! Vedresti un viso del tutto estraneo. E sapresti con chiarezza quello che ora non riesci a comprendere: tu non sei il tuo viso.”
Tratto da: L’immortalità di Milan Kundera, traduzione di A.Mura, 1993
 
Lo specchio è presente in tutte le case; è uno spazio che riflette e fa riflettere. Così l’individuo, una volta tolti tutti gli orpelli, tutti i costumi, tutte le maschere sociali indossate fino a quel momento, può stare nitido ad osservarsi per quello che realmente è. Può consapevolmente indagare lo scorrere del tempo; può crescere o essere in dubbio. Può addirittua mettere in crisi la sostanza stessa del suo sguardo.
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